<p class="rtejustify" dir="ltr">Nella vita metto insieme pezzi di ferro permettendo alle persone di raccontarsi attraverso i PC... per arginare questa tendenza ho cominciato a raccontare e leggere storie ad alta voce!</p>

<p class="rtejustify" dir="ltr">I primi ad ascoltare - più o meno volentieri - sono stati i figli, poi si sono aggiunti gli amici dei figli durante i compleanni, e poi ancora un certo numero di classi delle scuole materne e di gruppi degli oratori, anche durante eventi come “La giornata del Riuso”.</p>

<p class="rtejustify" dir="ltr">Non è tutta farina del mio sacco, sono arrivati in mio soccorso taluni corsi di “Lettura espressiva” che ho frequentato presso la Biblioteca di Cernobbio e quella di Fino Mornasco (curati entrambe dal gruppo di “Fata Morgana”). In più seguo buona parte degli spettacoli per ragazzi che si svolgono fra Como, Varese e Milano.</p>

<p class="rtejustify" dir="ltr">La cosa che mi ha sempre colpito nei narratori è la capacità di rendere viva qualunque cosa con pochissimi strumenti: il racconto rapisce e chi ascolta si ritrova improvvisamente a fare capriole con i gatti sul tetto di una casa.</p>

<p class="rtejustify" dir="ltr">Con la partecipazione del gruppo “Burattini in libertà”.</p>

“Burattini in libertà” è un gruppo eterogeneo, formato da artisti e burattinai professionisti e persone senza dimora, in situazione di disagio personale o che soffrono forme di esclusione sociale e che partecipano alle attività del centro diurno “L’incontro” di via Giovio a Como.
Nell’estate del 2017 è stato avviato il percorso formativo e professionalizzante “Il mestiere di burattinaio, esperienze di vita condivisa”, progetto sostenuto da Fondazione Caritas e realizzato nell’ambito degli interventi sociali attivati dalla rete dei servizi per la grave marginalità.
Il fine del progetto è dare voce attraverso il teatro - in modo particolare il Teatro di Figura e l’attività di Puppet Busking Street - a chi si trova ai margini della società, sulla strada, senza tetto, valorizzando le sue qualità artistiche ed espressive in un orizzonte di possibile reinserimento sociale, relazionale e professionale.
Nel corso dei mesi si è formato un gruppo strutturato, stabile, competente e dedito alla preparazione di uno spettacolo di teatro di figura, impegnato in ogni fase di lavoro ed occupazione necessaria, dalla costruzione delle figure (i burattini e gli oggetti di scena) alla loro animazione, dall’invenzione della storia alla stesura del copione, dall’apprendimento delle tecniche teatrali di narrazione alle prove per la messa in scena.
Il risultato di questi mesi di attività è la produzione del primo spettacolo della compagnia, “Baraonda”, che esordirà nel mese di maggio 2018 e verrà presentato in scuole dell’infanzia e scuole primarie del territorio e in occasione di diverse manifestazioni culturali e artistiche della città.
Si possono contattare a [email protected]